Cos’è una campagna di sensibilizzazione?

Al giorno d’oggi sempre più aziende di diversi settori usano pubblicità e spot di sensibilizzazione per promuovere i propri prodotti o servizi affiancandoli così a un concetto o un’idea di cui si vogliono essere promotori.

Che siano battaglie politiche o utilità sociale le aziende di oggi prendono parte a queste battaglie elevando così la reputazione e l’immagine del proprio brand e rafforzando i valori che lo contraddistinguono con un’azione concreta, in molti casi anche al costo di inimicarsi un fetta di pubblico. Le aziende utilizzano tutti i canali a loro disposizione al fine di migliorare l’immagine del prodotto/servizio e per raggiungere un pubblico più ampio possibile incoraggiandolo ad “acquistare”. Ultimo gesto in ordine di tempo è stato quello di molte grandi compagnie di sospendere la propria attività in Russia per protestare contro la guerra in Ucraina.

Tra le campagne di sensibilizzazione più famose e recenti possiamo ricordare: le foto della campagna United Colors di Oliviero Toscani per Benetton negli anni ’90 in cui ha affrontato tantissimi temi come etnia, diversità, discriminazione, razzismo, omofobia, patologie come l’HIV; lo spot del 2019 contro l’omofobia realizzato da Ikea per promuove una società più inclusiva e rispettosa; la campagna “MakeLoveNotWalls” del 2017 di Diesel che promuove l’idea di costruire amore e non muri.

Spieghiamo meglio di cosa si tratta quando si parla di campagna di sensibilizzazione e i benefici per il proprio brand:

Che cos’è la sensibilizzazione sociale?

Significa letteralmente rendere particolarmente sensibile una o più persone, un gruppo sociale, una collettività a un problema, una situazione, richiamandovi l’attenzione e l’interesse con opportuni mezzi.
La sensibilizzazione dell’opinione pubblica costituisce un passo fondamentale verso la creazione di un contesto aperto al cambiamento, e questo è l’obiettivo finale di ogni campagna di comunicazione.

Che cos’è una campagna di sensibilizzazione?


In generale, una campagna di sensibilizzazione efficace deve proporre ai destinatari azioni coordinate nelle quali impegnarsi che possono innescare il cambiamento diffondendo dei messaggi incentrati su un’idea o su un obiettivo. Si tratta di combinare aspetti motivazionali e informativi al fine di costruire una comunità interessata al problema e consapevole della possibilità di offrire un contributo proprio.
Il fine principale è quello informativo spingendo le persone a desiderare un cambiamento, evidenziando la possibilità di generare un cambiamento, individuando le azioni che consentono di realizzarlo. 


È assolutamente essenziale creare un legame emotivo per raggiungere l’approvazione ma anche il coinvolgimento dell’opinione pubblica.
La comunicazione deve essere incrementata da stimoli (eventi, attori, oggetti e simboli) per caricare il messaggio di significati simbolici psicologici e culturali, suscitare sentimenti ed emozioni associati a legami ed esperienze personali, espandere il raggio d’azione della campagna mediante il passaparola e la condivisione dei messaggi.
Quando andiamo ad associare il nostro prodotto o servizio a un certa tematica esso diventerà un oggetto che rappresenta quella campagna e tutti quelli che lo acquisteranno si sentiranno parte e promotori di quel movimento.

Classifichiamo le campagne di comunicazione in base ai loro scopi:

• campagne ambientali, volte a difendere l’ambiente e promuovere uno stile di vita più sostenibile;
• campagne di utilità sociale, volte a sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo a questioni che si rifanno a valori umanitari e solidali e per diffondere informazioni riguardo a servizi offerti, diritti e doveri dei cittadini;
• campagne di opinione, volte a promuovere un certo consenso su temi controversi;

Pro:

I benefici raggiunti con le campagne di sensibilizzazione sono molteplici: eleva il valore del prodotto/servizio; eleva il valore del brand e la sua reputazione; raggiunge un pubblico più ampio e si radica verso quella parte di pubblico che sostiene e che ci tiene da sempre a quella tematica; aiutano a diffondere consapevolezza nell’opinione pubblica riguardo a questioni ignorate in quel contesto e invitare i politici ad affrontare il problema; incoraggiano i cittadini ad adottare dei comportamenti che dimostrino il loro senso civico.

Contro:

Sposare una causa sociale, metterci la faccia e prendere una posizione a volte scomoda non è per tutti e non è da tutti: non a caso le aziende che lo fanno hanno di solito una certa dimensione. Per poterlo fare bisogna avere: un’accurata conoscenza del proprio target e dei comportamenti di acquisto; un’azienda solida che sappia reggere l’urto di una contro-campagna, di un boicottaggio o anche di una eventuale causa legale; i valori del brand in linea con la posizione sostenuta.

In conclusione

Non necessariamente le aziende che vogliono svolgere questo tipo di campagna hanno bisogno di toccare grandi temi, ci sono tante tematiche che non vengono toccate anche se sono importanti e condivise da tutti ma sono senza una voce. Chiunque voglia intraprendere una campagna come questa prima di tutto deve cercare ciò che gli sta più a cuore e che rispecchia i valori dell’azienda.

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